Carissime lettrici e carissimi lettori,
con il consenso di tutti coloro che sono intervenuti, rendo disponibile la registrazione della presentazione del mio libro Bose, la traccia del vangelo, avvenuta online il 27 settembre 2021 dalle 18 alle 20.
In tale occasione abbiamo avuto modo di discutere con tantissime persone in maniera approfondita, costruttiva e pacata sia della concreta situazione di una comunità a noi molto cara, sia di alcuni nodi fondamentali che la chiesa e le chiese dovranno affrontare per non smarrire la via dell’umanità e del vangelo.
Penso che non ci sia modo migliore di spiegare la portata e le ragioni del mio scritto, e di rinnovare l’invito accorato a una ripresa del dialogo e del confronto, a Bose e non solo.
Buona visione!
Riccardo
Ho molto apprezzato il suo equilibrio e la sua partecipazione alle sofferenze delle sorelle e i fratelli di Bose che frequento dal 1971 e che conosco ed a cui sono legata io e i miei familiari. Purtroppo ritrovo questi fratelli e sorelle divisi e contrapposti e mi fa molto male non trovare capacita’ di dialogo e di comprensione.
Confesso che dopo aver letto del recente accordo per l’autonomia di Cellole secondo la regola di Bose mi sarei aspettata reazioni positive da piu’ parti. Invece ad oggi 5 novembre registro un silenzio totale che non mi spiego.
Buongiorno Maria Grazia, e grazie davvero per l’apprezzamento. Per lungo tempo il silenzio è stata la cifra di un’incapacità di parlare di ciò che invece non andava taciuto. Ora, però, che qualcosa sembra timidamente muoversi, il non precipitarsi in giudizi basati su elementi ancora immaturi potrebbe essere la via più saggia. Attendiamo e preghiamo. Io, come sempre, se lo riterrò opportuno e necessario mi esprimerò pubblicamente. L’accordo di Cellole, infatti, non riguarda per ora l’insieme di coloro che non si riconoscono nei provvedimenti adottati nel maggio scorso dalla Santa Sede, ma solo una piccola parte, ovverosia i quattro fratelli che hanno scelto nella primavera di quest’anno di andare in Toscana. Un giudizio veramente positivo sarà possibile solo se seguiranno altri passi, globali, di riconciliazione, pur nel rispetto di sensibilità e interpretazioni ormai chiaramente differenti.